Quando i soci di maggioranza adottano delibere societarie non nell’interesse della società, ma con l’unico scopo di avvantaggiare sé stessi a discapito dei soci di minoranza, si contravviene ai principi di buona fede e correttezza, che devono ispirare l’operato degli organi sociali.
Un recente lodo arbitrale segna un’importante tappa nella definizione dei limiti entro cui i soci di maggioranza possono esercitare il loro potere decisionale.
La principale innovazione della decisione sta nel riconoscimento della possibilità – avanzata dai ricorrenti assistiti da BBCZ Studio Legale – di provare l’abuso mediante presunzioni e interpretazioni. Si tratta di un significativo ampliamento degli strumenti di tutela per i soci di minoranza: l’interesse della società emerge come criterio fondamentale per valutare la legittimità delle delibere assembleari.
Questa evoluzione, se confermata dalla giurisprudenza, potrebbe richiedere alle società e ai loro organi deliberativi una più attenta valutazione nella formulazione delle decisioni.
Nell’articolo, in prima pagina oggi su Altalex, l’Avv. Maurizio Borra analizza i punti chiave della decisione.
Le recenti novità normative in materia di violenza domestica e di genere nell’articolo dell’Avv. Pier Nicolò Cecchin in prima pagina su Altalex.
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