Come possiamo aiutare le imprese oggi

Intervista andata in onda su “Radio News 24”  nel giugno 2020

Giornalista: Di cosa si occupa lo studio legale BBCZ in generale e nello specifico?

Avv. Maurizio Borra: Assistiamo principalmente le famiglie imprenditoriali, la piccola media impresa tipica del Veneto, ma anche di grande parte d’Italia.
La nostra professione si articola in due fasi, una consulenziale strategica preliminare, per capire insieme all’imprenditore gli obiettivi e gli strumenti per raggiungere gli obiettivi, e poi una tecnica.
Quest’ultima è relativa al processo necessario per raggiungere gli obiettivi: concordati, gestione della crisi d’impresa oppure gestione – nelle trattative di acquisto o vendita azienda o entrata di nuovi soci – delle trattative con questi nuovi soci e della contrattualistica che serve per siglare i patti.

Giornalista: C’è una situazione strana e spiacevole che si sta espandendo purtroppo nella nostra Nazione e cioè quelle chiusure forzate di molte aziende a causa del Covid. Qual è la situazione e dov’è che l’avvocatura può dare una consulenza strategica a riguardo.

Avv. Maurizio Borra: Dal nostro osservatorio riteniamo proprio che siamo entrati in guerra, una guerra che, come la prima e la seconda guerra mondiale doveva durare 5-6 mesi e poi sono durate, come sappiamo, molti anni.
Purtroppo sarà una guerra lunga e dolorosa. Limprenditore dovrebbe comprendere questo, che la riapertura non è stata la fine del tunnel ma l’inizio di una riprogrammazione del proprio business, della necessità di rimodularlo perché mancano 4 mesi di fatturato e questo taglia le gambe a moltissimi.
In alcuni settori – come da esempio il turismo – oltre a mancare 4 mesi di fatturato, il calo di attività e di presenze soprattutto dall’estero nei mesi più importanti può significare per molti la chiusura.

Giornalista: Chiaramente come sta mettendo in evidenza ci sono settori per cui la disavventura non si ferma ai mesi della chiusura ma anzi può continuare anche per tanto tempo. Come si fa in questo caso avvocato?

Avv. Maurizio Borra: C’è modo e modo di gestire una chiusura. C’è l’eutanasia – chiamiamola così – e cioè una morte dolce per impedire di distruggere un patrimonio aziendale costruito negli anni: penso ai tanti alberghi ad esempio e ai villaggi turistici.
Non bisogna farsi prendere dal panico perché in guerra uno ha paura, ha il terrore. Ma bisogna sedersi e parlare con chi ha la competenza, raccontare la storia dell’impresa, della propria famiglia, di quello che vuole fare la seconda generazione o la terza se c’è già in azienda, e insieme progettare.
Nel caso di un albergo in difficoltà, si può chiudere bene con un concordato liquidatorio, o se si trova un nuovo socio, prendiamo ad esempio una catena di alberghi internazionali, può essere un concordato in continuità diretta o indiretta.
Ci sono anche altri modi che vengono in aiuto all’imprenditore, che magari non sono conosciuti nelle loro tecnicalità, e che però consentono di chiudere un’esperienza e magari di riaprirne un’altra.

Giornalista: Quindi le soluzioni ci sono, magari sono un po’ articolate e un po’ difficoltose ma ci sono. Questa è comunque una notizia ed è comunque un dato di fatto. Lei come vede il futuro delle imprese un po’ più in generale, oltre a quelle che hanno questo tipo di difficoltà, diciamo quelle che se la stanno cavando.

Avv. Maurizio Borra: Ci sono settori che hanno subito un aumento di fatturato (come ad esempio il biomedicale o la cyber security) e dovrebbero cogliere questa occasione per compiere due azioni strategiche.
Prima cosa costruirsi delle reti vendita all’estero perché le fiere non si sa bene quando riprenderanno. Soprattutto per quelle piccole e medie imprese – con fatturati fino a 50 milioni di euro – che in fiera raccoglievano ordini che duravano fino all’anno dopo. Quindi crearsi una rete d’impresa – e noi abbiamo proprio creato una convenzione con una delle principali realtà consulenziali che ha sedi in 40 paesi esteri – perché non è facile la certificazione del prodotto, tutto quello che riguarda la dogana, la burocrazia, la localizzazione vera, non fiscale di una situazione produttiva. Questo è un dato.

L’altra cosa è che forse si può diventare un po’ grandi facendo rete o chiedendo finanaziamenti per comprare competitor in difficoltà, oppure facendo entrare dei soci finanziari che possono sviluppare un progetto, un business: per questo bisogna immaginare una strategia, avere un progetto in testa, e con quei soldi poi si riesce a sviluppare un progetto tale per cui si arriva a riacquistare quella quota che si aveva ceduto.
Questo è quello che consiglierei io.

Giornalista: Ed è un consiglio assolutamente valido perché è vero, in un anno dove non ci saranno assolutamente fiere… a me viene sempre in mente il comparto turistico che chiaramente ne soffrirà tantissimo è importante anche trovare una via alternativa e questa mi sembra un ottima soluzione. A questo punto avvocato come facciamo a metterci in contatto con lei.

Avv. Maurizio Borra: Abbiamo il sito con i contatti mail e su Linkedin. Io dico sempre ai clienti che dobbiamo incontrarci, dobbiamo conoscerci; il rapporto tra imprenditore e avvocato è come il rapporto con il medico, deve essere di assoluta fiducia. Se c’è la fiducia si possono raggiungere degli obiettivo con tutte le tecnicalità che dicevo prima.

Giornalista: Perfetto. Con l’avvocato Maurizio Camillo Borra abbiamo parlato di cose molto molto interessanti. Avvocato la ringrazio di essere stato con noi e le auguro buon lavoro.

Avv. Maurizio Borra: Grazie a voi di questa opportunità.

Ascolta l’intervista: